SERPENTINO
Provenienza : CINA, BRASILE, PERU’, ARGENTINA, AFGHANISTAN, PAKISTAN
Sistema cristallino: monoclino
Processo litogenetico: terziario
Classe minerale: fillosilicati
Colore: verde oliva, verde giallo, verde chiaro, argento a fibre
Formula chimica, composizione: Mg6[ (OH)8/SiO10] + Al, Cr, Fe, Mn, Ni
Mineralogia: Il serpentino si forma per metamorfosi delle rocce magmatiche basiche, come le peridotiti, che vengono trasformate in scisti cristallini. Di esso esiste una forma lamellare, di colore verde (antigorite), una fibrosa, di colore argento (crisotilo), ed una striata. In commercio, è noto come “occhio d’argento”.
Mitologia: Il suo nome attuale è dovuto al suo aspetto squamoso, che ricorda per l’appunto la pelle di un serpente. Dall’epoca preromana a quella medioevale, si è ritenuto che esso avesse il potere di scongiurare le malattie, annullare i sortilegi e vincere la paura. Per questo motivo, se ne ricavavano particolari amuleti ritraenti volti contratti in smorfie di dolore, che avevano il compito di tenere lontane le sventure.
Terapia:
Spirito: Spinge il soggetto a cercare la solitudine, al fine di conquistare la pace interiore. Si rivela molto adatto come pietra meditativa.
Psiche: Riduce gli sbalzi di umore, attenua il nervosismo e lo stress, e protegge dalle influenze negative. E utile per le donne che hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo.
Mente: Spinge a trovare soluzioni amichevoli nei conflitti con gli altri. Rende, infatti, il soggetto più disponibile al compromesso.
Livello fisico: È indicato nei casi di alterazione del ritmo cardiaco, e pel i problemi ai reni ed allo stomaco, soprattutto se vi è alternanza di diarrea e stitichezza. Compensa gli stati di iperacidità, stimola il metabolismo del magnesio, espleta un’azione antispastica ed attenua i dolori mestruali.
Impiego:
Deve essere tenuto a diretto contatto con la pelle.
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